Alexander Ponomarev. Punto di vista

A. Ponomarev, Punto di vista, installazione alla Galleria Nina Lumer, gennaio 2008
A. Ponomarev, tecnica mista su carta nautica, 90x70 cm, 2008
A. Ponomarev, schizzo per l'installazione Punto di vista, matita e penna su carta, 30x40 cm, 2008
A. Ponomarev, acquarello su carta, 125x90 cm, 2008
A. Ponomarev, acquarello su carta, 120x90 cm, 2008
A. Ponomarev, acquarello su carta, 70x50 cm, 2008

In occasione dell’Anno Internazionale del Pianeta Terra, indetto dall’Organizzazione delle Nazioni Unite, la Galleria Nina Lumer inaugura il 24 gennaio 2008 la mostra personale dell’artista russo Alexander PonomarevPunto di vista. All’interno di questo programma, considerata l’importanza della Russia per le risorse energetiche del Pianeta, la Galleria Nina Lumer ha in calendario per l’anno 2008 le mostre di altri due artisti, Andrei Molodkin e Dmitry Gutov, patrocinate dalla Commissione Italiana per l’Anno Internazionale del Pianeta Terra.

L’artista russo che inaugurerà il ciclo, Alexander Ponomarev, nato a Dniepropetrovsk nel 1957, vive e lavora a Mosca e in Francia. Ex marinaio della flotta sovietica, poi ufficiale della marina mercantile, ingegnere di formazione, dai primi anni novanta comincia a dare vita a seducenti invenzioni che si collocano al limite tra arte e tecnologia. Le opere di Ponomarev – le sue azioni, installazioni, disegni, fotografie – hanno una forza concreta, dinamica ed icastica che si manifesta sempre attraverso azioni complesse e articolate nel tempo. Nel suo lavoro la lotta contro gli elementi naturali, il perfezionamento continuo della tecnica e le reazioni alla forza del caso si costituiscono in Avventura. L’arte di Ponomarev è Avventura allo stato puro. Non ha nulla di istantaneo, immediato, di breve durata, ma trasforma la realtà nel tempo. In esse è inscritto un senso del tempo come avventura che modifica la stessa percezione del mondo e il corpo dello spettatore, che si sente proiettato in una dimensione finzionale dinamica, articolata, avventurosa.

Esordisce con le Topografie astratte, grandi tele su cui l’artista tracciava mappe di territori immaginari, disegni di isole, città, arcipelaghi, che costituiscono il primo passo verso una vita artistica che sarà ricca di viaggi, reali e immaginari, di geografie tangibili e mutevoli. Poi, il suo primo grande progetto Resuscitare le navi (1995) dove l’artista, nel mezzo del Mar Baltico, dipinge e colora alcuni frammenti di grandi navi semi-affondate, le parti emergenti, i ponti, i resti, offrendo loro un’opera simbolica di rinascita, che sarà l’oggetto della sua prima esposizione alla Galleria Nazionale Tret’jakovskaja di Mosca. L’arte di Ponomarev spazia quindi da installazioni tecnologiche, come Memorie d’acqua (Cité des sciences et de l’industrie de la Villette, Parigi 2002), Wave (52 Biennale di Venezia 2007), Verticale Parallele (Festival d’Automne, Parigi 2007), Au jardin de la meute des loups (Louvre, Jardin des Tuileries, Parigi 2006) ad azioni in mare aperto, che l’artista realizza anche con la complicità della flotta russa, come i progetti Maya, l’isola perduta (2000) nel Mare di Barents e Traccia settentrionale di Leonardo (presentato all’Atelier Calder, Francia 2003 e alla Galleria Nina Lumer, Milano 2005).

Immaginate un gigante dai ricci bianchi e arruffati intento a fissare l’elica di un magico sottomarino sovietico, ad attaccar ali ad un pesante battello arrugginito, a costruire colonne d’acqua alte decine di metri, a cancellare dall’orizzonte boreale isole deserte, a firmare il mar Nero con il suo nome e a muoverne la superficie con un soffio. Le opere di Alexander Ponomarev portano il segno di un immaginario titanico e proteiforme, di origine certamente marina e di natura romanzesca, swift-verniana. Sono idee per romanzi che seguitano a vivere fuori dal mondo chiuso della letteratura, al contatto con le brezze dell’oceano, gli elementi naturali e la forza trasfigurante dell’ingegno. Il respiro del mare è l’ispirazione.” (D. Rebecchini, Un baleniere letterario nell’oceano dell’arte contemporanea)

In mostra alla Galleria Nina Lumer un bosco di alberi-periscopi, dalle radici immense, che sembrano crescere oltre il soffitto della galleria. Come il capitano di un sottomarino osserva l’orizzonte dal fondo del mare e scopre l’ignoto, così Ponomarev conquista un territorio immaginario che, attraverso questa installazione, condivide con gli osservatori.

Alla mostra saranno inoltre esposti tutti i disegni (matita su carte nautiche, matita su carta), dal tratto grafico di ispirazione dichiaratamente leonardesca, preparatori alla creazione di questa installazione.

Si ringraziano per la realizzazione dell’installazione Makio Manzoni, Cristian Cereda, July Ventskut e Boris Gureev.