Sergey Shekhovtsov. Scena di Battaglia

S. Shekhovtsov, Busto#2, polistirolo, 60x100x15 cm, frammento dell'installazione "Scena di Battaglia", 2011
S. Shekhovtsov, Busto#1, polistirolo, 44x38x8 cm, frammento dell'installazione "Scena di Battaglia", 2011
S. Shekhovtsov, polistirolo, frammento dell'installazione "Scena di Battaglia",  2011
S. Shekhovtsov, polistirolo, frammento dell'installazione "Scena di Battaglia",  2011
S. Shekhovtsov, News, polistirolo, frammento dell'installazione "Scena di Battaglia",  2011
S.Shekhovtsov, Autoritratto, 2011, mousse di poliuretano, grandezza naturale
S.Schekhovtsov, Ritratto dell'artista, installazione in poliuretano, dimensioni naturali, 2010
S. Shekhovtsov. Autoritratto 2. mousse di poliuretano. 50x50x8 cm (incorniciato). 2011
S. Shekhovtsov. Autoritratto 1. mousse di poliuretano. 50x50x8 cm (incorniciato). 2011

Il 15 settembre 2011, in occasione del weekend dell’arte contemporanea organizzato da STARTMILANO, la Galleria Nina Lumer inaugura Scena di battaglia, la nuova mostra personale di Sergey Shekhovtsov.

Nato nel 1969 a Salsk, in Russia, diplomato nel 1996 al Surikov Art College di Mosca, Shekhovtsov vive e lavora a Mosca. Pittore di formazione, si dedica alla scultura ormai da un decennio; espone regolarmente in Europa e in Russia e ha rappresentato il suo Paese alla 53 Biennale di Venezia nel 2009. In Italia ha recentemente partecipato all’esposizione “Russkoe bednoe. Materia Prima” al PAC di Milano. In questi giorni espone inoltre un’imponente installazione al ZKM di Karlsruhe e una grande retrospettiva dei suoi lavori è appena stata inaugurata al Museum for Contemporary Art di Perm, Russia.

Il nuovo progetto ideato per la galleria Nina Lumer è un’installazione. Una battaglia tra oggetti che fanno parte della nostra vita quotidiana, mezzi tecnologici impegnati in un conflitto all’ultimo sangue per la conquista della nostra vita interiore. Un telefono, uno schermo, un’antenna che combattono tra loro per occupare regioni sempre più ampie della nostra espressione verbale, emotiva e gestuale. E se, come dice McLuhan, il medium è il messaggio la posta in gioco è alta.

“I materiali sintetici che Shekhovtsov utilizza per realizzare le sue sculture – poliuretano, polistirolo, … – permettono all’artista di creare illusioni paradossali di leggera monumentalità e di non rispettare le leggi della fisica: una motocicletta che sfonda una parete, un’automobile che spicca il volo, una colonna di marmo che spunta in un capannone industriale, ….” (Marat Guelman)