Leonid Tishkov. Private Moon

L. Tishkov, Private Moon, 80x120 cm, digital c-print su carta fotografica, 2003
Leonid Tishkov, Winter roof, stampa lambda su carta suprakodak, 90x120 cm, 2003
Leonid Tishkov, Balkonies, 90x120 cm, stampa lambda su carta suprakodak, 2003
L. Tishkov, Apples, stampa lambda su carta suprakodak, 90x120 cm, 2003
Leonid Tishkov, Dream, stampa lambda su carta suprakodak, 90x120 cm, 2003
Leonid Tishkov, Journey of Private Moon in the Arctic, Magdalena Fjord, stampa lambda su carta suprakodak, 60x90 cm, 2010
L. Tishkov, Journey of Private Moon in the Arctic, Hunter and Moon, stampa lambda su carta suprakodak, 60x90 cm, 2010
Leonid Tishkov, Journey of Private Moon in the Arctic, stampa lambda su carta suprakodak, 60x90 cm, 2010
L. Tishkov, La Luna e l'abbazia, stampa lambda su carta suprakodak, 90x60 cm, 2010
L. Tishkov, Sfasciacarrozze, stampa lambda su carta suprakodak, 60x90 cm, 2010
L. Tishkov, Solveig, video installazione, 2004
L. Tishkov, Knitling, still from video, 2002

La galleria nina lumer, in collaborazione con Krokin Gallery (mosca), inaugura la prima mostra personale in Italia dell’artista Leonid Tishkov.

Private Moon, il nuovo progetto dell’artista moscovita Leonid Tishkov, nasce da un’installazione dedicata a Magritte realizzata nel 2003 nei pressi di Mosca. In una limpida sera dal cielo di cobalto Tishkov ha voluto realizzare concretamente il soggetto del celebre quadro di Magritte Seize septembre (1956): ha appeso una luminosissima luna di più di due metri tra i rami di un abete nel mezzo di una silenziosa radura. Poi, staccandola e portandola nella realtà, si è manifestato in modo sorprendente il valore del suo gesto artistico. Pur mantenendo la sua natura puramente segnica questo meraviglioso oggetto lunare ha continuato a sprigionare un sorprendente effetto poetico in ambienti diversi, in una piccola stanza, sul tetto di un palazzo di una metropoli, sulla riva di un lago. “Ogni soggetto è per me la realizzazione di una poesia – dice l’artista – la realizzazione di una metafora poetica. Quando guardiamo la luna, essa ci conquista interamente. Avviene la stessa cosa che avveniva 400 anni fa di fronte agli occhi dei poeti giapponesi di Haiku.”. Ed è questo antropologico patrimonio emotivo che lega da migliaia di anni ogni essere vivente esposto alla luce lunare che Tishkov ha voluto catturare con i suoi scatti e le sue installazioni, riflessi di una magia che si è increspata ora sulle pareti di una caverna, nelle linee di un antico Haiku, tra le righe di un magico racconto ucraino di Gogol’, sulle falde di un cappello di Magritte.

Leonid Tishkov è nato in Russia, a Nizhnye Sergi, sulle montagne degli Urali, nel 1953. Vive e lavora a Mosca. Dopo essersi specializzato in medicina negli anni ’70, negli anni ’80 abbandona l’attività medica per inserirsi nel vivace panorama artistico del concettualismo moscovita. Qui si distingue come disegnatore, illustratore, caricaturista, poeta, autore di libri per artisti. La sua fervida fantasia crea figure fantastiche che si ripetono in quadri e illustrazioni – stomaci che camminano, palombari, animaletti in proboscidi di elefanti, una strana creatura, il “Dabloid”, bizzarra fusione di un piede e una testa, che rappresenta l’unione diretta, senza mediazioni, di basso ed alto insieme. Negli anni ’90 la sua attività si amplia ancora, fonda una casa editrice, la Doblus Press, che pubblica i suoi lavori e quelli di altri artisti moscoviti, inaugura la sua attività come video-artista e autore di installazioni.

Le sue opere sono presenti in importanti musei e collezioni private come il Museum of Modern Art (USA), Victory & Albert Museum (UK), State Tretyakov Gallery (Russia), Pushkin Museum (Russia), MMOMA (Russia), Museum House of Photography (Russia), Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci (Italia).